Provocò un incidente mortale: arrestato

01-06-2021 21:46 -

È stato convalidato dal gip del tribunale di Varese l’arresto per omicidio stradale del trentaduenne di Cantello che era al volante della Volkswagen Golf che, mercoledì scorso, 26 maggio, s’è schiantata frontalmente con la Fiat Panda su cui viaggiavano Gianfranco Larghi, 57 anni, di Solbiate con Cagno (Como), morto sul colpo, e il figlio 23enne, rimasto ferito.
L’automobilista di Cantello, M.M., che secondo la prima ricostruzione avrebbe invaso l’altra metà della carreggiata in via Primo Maggio, è stato sottoposto in ospedale agli esami del sangue ed è risultato positivo agli stupefacenti (cocaina e cannabis); sarebbero state trovate anche tracce di alcol.

Quindi, è stato piantonato in ospedale; poi, una volta dimesso dal «Circolo» di Varese, è stato accompagnato in carcere ai Miogni dagli agenti della polizia locale di Malnate.

Nella mattinata di ieri, lunedì 31 maggio, si è svolta l’udienza di convalida al termine della quale il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Fertitta ha disposto per il 32enne gli arresti domiciliari, come chiesto dall’avvocato difensore, Elisabetta Brusa; il pubblico ministero Massimo Politi aveva invece chiesto la custodia cautelare in carcere. Sempre ieri mattina, il sostituto procuratore ha conferito l’incarico al medico legale (la dottoressa Petra Basso) che nel pomeriggio ha poi eseguito l’autopsia sulla vittima. Alla nomina del perito erano presenti anche i legali della moglie e dei due figli di Larghi, gli avvocati Antonio Lingeri e Roberto Bruni, di Como. Già in giornata potrebbe arrivare il nullaosta ai funerali.

Il tragico incidente è avvenuto poco prima delle 18 di mercoledì scorso sulla strada che collega Malnate a Cantello. Uno schianto violentissimo ripreso dalle telecamere di videosorveglianza puntate proprio su via Primo Maggio: da un primo esame, sembra che sia stato proprio il conducente della Golf a perdere il controllo del mezzo e spostarsi verso il margine sinistro della carreggiata, proprio mentre arrivava la Panda di Larghi, che stava rientrando a casa nel Comasco. Ma gli accertamenti della polizia locale non sono finiti.


Fonte: laprealpina.it