Taser in arrivo per gli agenti della polizia locale di Arezzo, è bagarre in consiglio

01-11-2019 18:21 -

Un’integrazione al regolamento che disciplina l’armamento in dotazione al corpo di polizia locale prevede che gli operatori in possesso della qualità di agente di pubblica sicurezza, coloro che dunque svolgono servizio con un’arma dopo aver completato il necessario addestramento e superato un corso annuale di lezioni teorico-pratiche presso un poligono abilitato, si vedranno rilasciata idonea certificazione da parte di istruttori dell’Unione italiana tiro a segno.

Il comandante della polizia locale Cino Augusto Cecchini: “tale certificazione si affianca a quella ulteriore di idoneità medica rilasciata annualmente dal medico di famiglia. L'armamento è dunque disciplinato, finalmente, da un apposito regolamento, e non da alcuni articoli contenuti in quello della polizia locale come avvenuto finora, e reso attento alle esigenze di sicurezza personale. In merito alle pistole a impulsi elettrici, siamo tra i capoluoghi di provincia che possono sperimentarne l'uso. Un mezzo di coazione che fa parte del bagaglio di agenti di altri corpi di polizia e che evita esiti come quelli che possono derivare da un'arma da fuoco. Gli agenti della polizia locale, d'altronde, sono esecutori dei trattamenti sanitari obbligatori che riguardano persone difficilmente gestibili, hanno a che fare con soggetti alterati dall'uso di sostanze stupefacenti, dunque emerge il problema di garantire l'incolumità degli operatori in divisa”.

In virtù di un emendamento di Giovanna Carlettini, il costo del rilascio della certificazione dell'Unione italiana tiro a segno dovrà essere a carico dell'amministrazione comunale. Voto favorevole di 17 consiglieri, 6 i contrari.
Giudizio positivo di Roberto Bardelli ed Egiziano Andreani, che ha rivendicato come “merito politico della Lega nord e del ministro dell'Interno Salvini una svolta in questo senso, ovvero la possibilità di usare uno strumento in più con la giusta metodologia appresa. Barbara Bennati ha chiesto da quando cominciano a decorrere i sei mesi di prova previsti dalla normativa e se gli agenti ad Arezzo ne sono dotati o meno. Marco Casucci: “è uno strumento di efficacia e che non deve essere oggetto di speculazioni politiche”. Luciano Ralli: “gli effetti dell'arma sono identici per soggetti sani e malati o, ad esempio, per coloro che devono usare determinati farmaci? Una scarica elettrica potrebbe causare aritmie cardiache. Il taser aumenta anche la responsabilità per i nostri agenti. Combinati questi due elementi ho alcune perplessità. Nella realtà aretina non mi pare che ci siano stati decessi a seguito di colluttazioni, per cui l'introduzione di quest'arma, non proprio innocua come si vorrebbe fare passare, non è che va a diminuire chissà quali fenomeni. Per Amnesty International si registrano oltre 300 vittime a livello mondiale per l'uso del taser”. Federico Scapecchi ha rilevato il ruolo di deterrenza positivo dello strumento: “una risposta concreta alla promessa di maggiore sicurezza fatta nel 2015”.
Nella replica, il comandante ha ricordato che “l'adozione della pistola a impulsi elettrici non è ancora attuabile perché la legge è stata fatta ma mancano i decreti attuativi. Il periodo di prova decorrerà dal momento in cui la polizia locale aretina ne sarà dotata. Confrontandomi con alcuni funzionari della polizia di Stato, mi è stato riferito che nel 90% dei casi il solo estrarre l'arma è un'attività sufficiente per fare rientrare nella normalità il comportamento dei vari soggetti. Svizzera. Stati Uniti e Regno Unito la usano e le problematiche connesse si riducono al 2% dei casi. Noi la concepiamo come strumento di difesa, gli uomini in divisa sono oggetto di aggressioni sempre più frequenti. Un collega aretino è rimasto ingessato per mesi e ancora sta subendo gli effetti delle lesioni gravi subite”.

Il sindaco Alessandro Ghinelli: “dobbiamo sgomberare il campo da un equivoco: non esiste simmetria tra chi offende e chi è offeso. L'opposizione tende ad assumere un atteggiamento 'di comprensione' nei confronti del primo, noi vogliamo invece che il secondo sia messo nella legittima condizione di tutelarsi. In merito all'obiezione di Luciano Ralli sulla maggiore responsabilità degli agenti, credo invece che proprio dotandoli di taser facilitiamo il loro compito”.
Giudizio contrario di Francesco Romizi: “è sempre più facile reprimere che risolvere i problemi del disagio alla radice”. Giovanni Romanini ha rilevato che “allo stato attuale l'alternativa è tra peperoncino e pistola. Il taser significa introdurre uno strumento intermedio, richiesto peraltro da chi opera sul campo”.


Fonte: arezzonotizie.it